La pesca a mosca è un tipo di pesca che prevede l’utilizzo di esche simili a insetti acquatici e terrestri.
Si pratica principalmente in acque basse e lente, luoghi in cui solitamente la pesca tradizionale non genera grandi risultati. L’obiettivo della pesca a mosca è simulare la presenza dell’esca (viva o morta) per ingannare la preda.
Le esche non sono solo mosche, ma anche formiche, cavallette, vespe e gamberetti.
Esistono 4 tipologie di pesca a mosca: secca, sommersa, ninfa e streamer.
- Mosca secca: si imitano insetti medio-piccoli ancora galleggianti e allo stadio vitale. Si usa quando i pesci si stanno cibando di insetti sulla superficie dell’acqua.
- Mosca sommersa: si imitano esche allo stato subacqueo detto sub-imago. Si usa quando i pesci si cibano subito sotto la superficie dell’acqua.
- Ninfa: si usano esche piombate che stanno sul fondo per attirare pesci che si nutrono di larve subacquee.
- Streamer: simile allo spinning, si imitano piccoli pesci, gamberi, rane, roditori. Si lancia l’esca e viene poi recuperata a piccoli strappi.
Abbiamo parlato della tecnica e dell’attrezzatura di questo tipo di pesca insieme agli esperti del settore di Extra Fishing Gear, che ci hanno dato anche alcuni preziosi consigli.
Pesca a mosca: la tecnica
La tecnica della pesca a mosca è difficile da padroneggiare: il lancio in particolare è spesso il cruccio di chi vuole imparare questo nuovo stile di pesca.
Jay e Bill Gammel, pescatori della Fly Fisher Federation americana, hanno messo per iscritto i Five Essentials, ovvero i cinque principi fondamentali per fare un lancio a mosca come si deve. In breve tempo sono diventati il manuale più letto e condiviso al mondo per questa tecnica. I Five Essentials sono:
- Dev’esserci una pausa di durata variabile tra ogni sequenza di lancio. Questa pausa varia in base alla lunghezza della coda di topo montata.
- Evitare la perdita di tensione durante l’applicazione della forza. Tradotto: tenere la canna verso il basso prima del lancio e stendere il più possibile la coda per sfruttare tutta la potenza.
- Fare in modo che la vetta della canna segua una traiettoria di accelerazione rettilinea. Questo per produrre un loop preciso e stretto.
- Lunghezza del trascinamento = lunghezza del lancio. Per un lancio lungo, eseguire un trascinamento più lungo.
- Applicare la forza durante il lancio in maniera progressiva.
Pesca a mosca: attrezzatura
Come tutti gli stili di pesca, anche la pesca a mosca ha bisogno di un’attrezzatura specifica.
- La canna è l’unico strumento che può essere di qualsiasi tipo. Usatene una di qualità con cui vi trovate comodi.
- Il mulinello. Viene usato per raccogliere la lenza, mentre la coda di topo si recupera a mano. Agli inizi potete comprarne anche uno economico.
- La coda di topo. Deve essere di buona qualità perché da essa dipendono i lanci che farete. Una galleggiante del numero 4 o 5 dovrebbe andare bene per cominciare.
- Il terminale. Consigliamo un monofilo conico 4x o 5x anche se sul mercato ne troverete di diversi e col tempo capirete quello che più vi si addice.
Pesca a mosca: consigli
Quando ci si affaccia a qualcosa di nuovo si è sempre in cerca di quei magici consigli che possono farti migliorare molto velocemente. Eccone tre per la pesca a mosca:
- Primo: elimina le difficoltà. Pesca in acque che conosci, senza avventurarti nell’ignoto alla tua prima sessione di pesca a mosca. Ti sentirai più al sicuro e in controllo.
- Secondo: riprendi i tuoi lanci. Registrati col telefono e correggi immediatamente gli errori. Assicurati di non imparare i gesti sbagliati perché sarà difficile tornare indietro.
- Terzo: inizia dalla tecnica della mosca secca. Questo perché è la più semplice delle quattro e ti fa capire come funzionano le esche di questo sport così particolare. Abituati a seguirle con lo sguardo e a migliorare la tua tecnica prima di passare allo streamer o alla sommersa.
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