Chi non ha sognato, almeno una volta, di fuggire dall’Italia e vivere in un paradiso fiscale? Le tante tasse applicate nel Bel Paese e il regime fiscale vantaggioso dell’emirato hanno già convinto circa 10 mila persone e oltre 200 mila imprese a trasferire la residenza a Dubai e godere di numerosi benefici. Grazie alle opportunità riservate agli stranieri, chiunque desideri trasferirsi nella capitale turistica del Golfo Persico, può approfittare di tante opzioni. L’ottenimento del visto non è difficile, se si rientra tra i requisiti minimi tenuti in considerazione dal governo locale. Si può soggiornare nella nota località per un breve periodo da uno a tre anni oppure restare a lungo termine, cioè per 10 anni. In ogni caso, il visto è rinnovabile. I costi non sono certo proibitivi: con 80 euro si riceve il visto della validità di tre anni. Tuttavia, questo è un aspetto che varia in base al caso e soprattutto viene abbinato ad altre richieste. Viene sempre valutato con attenzione il motivo per cui si vuole risiedere nel Paese e inoltre si deve rimanere nello stato per almeno 180 giorni nell’arco dell’anno, pena l’invalidità del visto e l’impossibilità di ritornare nell’emirato, neppure con un semplice visto turistico. Bisogna anche iscriversi all’Aire a Dubai.
Le tipologie di visto
Coloro che desiderano prendere la residenza fiscale a Dubai hanno modo di disporre di varie soluzioni. Infatti, le autorità del territorio hanno messo a punto un sistema che consente di ottenere il visto in base alla condizione specifica in cui si trova il richiedente. Per poter procedere, gli uffici competenti valutano vari aspetti, tra cui nazionalità, attività svolta, solvibilità, livello di istruzione, trasferimento con i figli o senza e progetto imprenditoriale. Questi elementi vengono uniti all’investimento o al lavoro del soggetto che vuole avere l’autorizzazione a vivere nel Paese. Ecco le tipologie di visto:
- investor visa si rivolge a chi possiede un’impresa o ne è socio. L’azienda deve essere regolarmente registrata negli Emirati Arabi Uniti;
- real estate investor visa è dedicato ai proprietari di un immobile nell’emirato, il cui valore deve essere di almeno 500 mila Dirham, ovvero circa 115 mila euro;
- freelancer visa è pensato per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, a cui viene richiesto un determinato fatturato in base al tipo di attività;
- employee visa riguarda chi ha un rapporto di lavoro con un’impresa di Dubai o dei territori dell’emirato.
Le persone ambiscono ad avere la residenza fiscale di Dubai perché porta ad avere numerosi benefici. Non si tratta unicamente di avere la tassazione azzerata, ma anche di non dover inviare comunicazioni alle autorità italiane circa i propri investimenti o le proprietà. Si ha la facoltà di acquistare immobili e beni mobili e di avere la priorità di accesso agli aeroporti locali con la carta d’identità di Dubai.
Residenza e consulenza
Quando si lascia l’Italia per vivere oltre confine, almeno per un anno, è obbligatorio effettuare l’iscrizione all’Aire di Dubai, ovvero all’anagrafe degli italiani che risiedono all’estero, cancellando il proprio nominativo dal registro dei cittadini residenti in Italia. Si deve presentare domanda all’Ambasciata italiana di Abu Dhabi oppure al Consolato italiano di Dubai. Questo passaggio è fondamentale, ma non basta una semplice istanza. Si devono produrre prove del proprio trasferimento effettivo, come ad esempio documenti di iscrizione dei figli a scuola, utenze attive, contratto di lavoro, contratto di acquisto o affitto di un alloggio e così via. In questo caso, è opportuno rivolgersi agli esperti che possono aiutare nel disbrigo delle varie pratiche. Il consulente di danielepescaraconsultancy.com aiuta a compilare i documenti per Dubai, velocizzando i tempi e adottando le procedure corrette. L’esperto è in grado di supportare le persone che intendono affittare un immobile a Dubai, perché possano trovare la soluzione più adatta al prezzo giusto e valutare più opzioni per scegliere in totale libertà.
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