Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 156/2021, di conversione del cosiddetto decreto infrastrutture, è stata introdotta una nuova mini-riforma del Codice della Strada, che va ad aggiungersi alle modifiche già apportate a seguito della conversione del decreto Semplificazioni.
In questo articolo andremo ad analizzare le principali novità introdotte dalle recenti riforme in materia di sanzioni per violazione al Codice della Strada.
Multa per guida al cellulare
Si tratta di una modifica che aggiorna l’art. 173 del codice della strada che fino ad oggi si limitava a vietare l’uso di “apparecchi radio telefonici”.
La modifica aggiorna l’articolo introducendo un divieto più specifico in particolare viene vietato al conducente l’uso di “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.
Sosta non autorizzata sul parcheggio riservato ai disabili
Una delle principali novità riguarda l’inasprimento delle sanzione per chi parcheggia il proprio veicolo sugli spazi di sosta riservati ai disabili.
Per tale tipo di violazione le sanzioni sono state raddoppiate, si passa dai precedenti importi che andavano da 84 a 335 euro a quelli attuali che vanno da 168 a 672 euro.
Inoltre, poiché tale violazione è ritenuta molto grave il legislatore ha deciso di inasprire anche la sanzione accessoria collegata alla violazione.
Infatti a seguito della riforma per tale violazione è prevista la decurtazione di 6 punti dalla patente di guida del conducente al momento della violazione (prima dell’intervento normativo i punti decurtati erano solo 2).
Agevolazioni per la sosta
La riforma oltre a prevedere l’inasprimento di alcune sanzioni introduce una serie di agevolazioni in favore di particolari categorie.
In particolare a partire dal 2022 la sosta sulle strisce blu diventerà gratis per le persone con disabilità.
Viene, inoltre, prevista l’istituzione dei cosiddetti “parcheggi rosa”, destinati alle donne in stato di gravidanza ed ai genitori con figli fino a due anni di età.
Possibilità di utilizzare gli autovelox in città
Le modifiche appena citate si aggiungono ad altri interventi apportati dal legislatore al codice della strada ed entrati in vigore con la conversione del Decreto Semplificazioni.
A seguito di tali interventi viene riconosciuta la possibilità di posizionare degli autovelox fissi anche sulle strade urbane di quartiere e locali, mentre fino all’approvazione del decreto potevano essere installati solo sulle strade a scorrimento.
Tuttavia diversamente da quanto riportato da alcune testate l’installazione di tali dispositivi non sarà a totale discrezione delle amministrazioni, ma sarà sempre necessaria l’autorizzazione del Prefetto (che potrà disporre l’installazione di dispositivi fissi a seguito di un’analsi degli incidenti avvenuti e delle loro cause).
Questo significa che l’eventuale accertata con autovelox potrà essere contestata qualora il dispositivo sia stato installato nel centro abitato senza la preventiva autorizzazione del Prefetto, tale motivazione si aggiunge ai motivi di ricorso conto la multa per eccesso di velocità che abbiamo analizzato in un nostro precedente articolo sugli autovelox presenti a Domegge di Cadore.
In conclusione
Le recenti modifiche apportate al codice della strada, con due diversi interventi, non vanno a modificare in modo evidente l’impianto normativo attualmente vigente.
Si tratta principalmente di interventi diretti ad inasprire le sanzioni previste con riferimento ad alcune fattispecie ritenute meritevoli di maggiore tutela (come ad esempio nel caso delle sanzioni per sosta sullo sanzione riservato ai disabili) o di estensione di poteri già precedentemente attribuiti dal Codice della Strada.
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