Domegge di Cadore è la meta ideale per una rilassante vacanza in grado di offrire moltissimo dal punto di vista delle attrazioni, dalla montagna al lago, tra natura e storia, senza dimenticare lo sci di fondo, la pesca sportiva e gli infiniti itinerari per il trekking o la bicicletta. Vediamo insieme una presentazione della località Domegge di Cadore.
Geografia
Domegge di Cadore, in provincia di Belluno, con le due frazioni Grea e Vallesella, è situata sulla riva destra del Piave. Situata in una splendida vallata, è dominata da montagne maestose come Spalti di Toro (2.250 metri), Antelao (3.263 metri), Marmarole (2.850 metri) e Tudaio (2.140 metri). La località di Domegge di Cadore grazie alla sua predominante posizione sul Lago Centro Cadore, assume un’importanza notevole nell’ottica di tutto il Cadore. Scorci spettacolari della Val Talagona, dove tra l’altro scorre l’omonimo fiume, e del gruppo Monfalconi completano questo suggestivo quadro di Domegge.
Cosa vedere
Le attrazioni a Domegge di Cadore, come anticipato, non mancano. Una di quelle la cui visita è imperdibile, è il famoso lago artificiale di Centro Cadore, meta di moltissime escursioni grazie all’atmosfera a dir poco fiabesca. Stiamo parlando di un laghetto davvero caratteristico, circondato da moltissimi boschi in cui d’estate è possibile fare delle piacevolissime passeggiate. Al centro dello specchio d’acqua, che riflette le Dolomiti come in una fotografia, c’è un isolotto suggestivo che insieme ad altri più piccoli è il punto strategico per l’Enel che gestisce la produzione di energia elettrica con la diga.
Seconda attrazione che non deve mancare all’appello di un’eventuale visita, è il Museo Archeologico, dove al suo interno è presente una raccolta di reperti provenienti dalle zone circostanti, tutti custoditi a regola d’arte e soprattutto ben spiegati. Numerose sono le testimonianze delle pratiche rituali della libagione e del banchetto, ma è possibile anche ammirare le iscrizioni presenti sugli ex-voto, che di fatto rappresentano una documentazione epigrafica di quella che è la lingua venetica. Il Museo è visitabile nei week-end.
Oltre al lago e al Museo Archeologico, una terza attrazione da visitare assolutamente è il Museo dell’Occhiale nato nel 1956, dove all’interno sono contenuti oltre 4.000 esemplari in grado di testimoniare l’evoluzione di questo oggetto nel corso dei secoli. Ma visitando il museo, non sarà possibile vedere solamente occhiali, ma anche binocoli, monocoli, cannocchiali e lenti di ingrandimento, il tutto accompagnato da una ricchissima esposizione fotografica e di documenti, con filmati d’epoca, interviste, filmati e molto altro ancora. Davvero imperdibile. Ricordiamo che per entrambi i musei, è possibile organizzare delle visite guidate con offerte particolarmente vantaggiose.
Le chiese di Domegge di Cadore e dintorni
Come anticipato, Domegge di Cadore è una località turistica davvero particolare, in grado di soddisfare più tipologie di turisti, da quelli amanti del trekking e dell’aria aperta, a quelli appassionati di storia e cultura. Per la seconda categoria, la zona di Domegge di Cadore offre la possibilità di visitare moltissime chiese, alcune delle quali molto antiche e risalenti alla metà del millennio scorso. Tra queste chiese, quelle che meritano certamente una visita, sono quella della Madonna delle grazie, quella di San Giorgio, della Madonna della Neve e quella di San Virgilio.
• Chiesa della “Madonna delle Grazie”. Situata nella
Borgata Valmassoi, è stata costruita nel 1863 solamente con le donazioni degli
abitanti di tale borgata.
• Chiesa di San Giorgio. La chiesa parrocchiale è stata costruita
attorno al 1863, ma consacrata solamente nel 1933.
• Chiesa della “Madonna della Neve”. Costruita nel 1500, ma
consacrata solamente nel 1659, la piccola e caratteristica chiesa della
“Madonna della Neve” dedicata a S.Antonio al suo interno
racchiude uno splendido affresco raffigurante la Madonna. La leggenda narra che
questa abbia versato delle lacrime.
• Chiesa di San Virgilio. La storia di questa caratteristica chiesetta è
stata caratterizzata da non pochi imprevisti. Edificata nel lontano 1336,
ma ricostruita quattro secoli più tardi perché oramai cadente, venne
pesantemente danneggiata dalle sotterranee erosioni del lago, che costrinse al
rifacimento di tre arcate nuovamente consacrate nel 1957. Ad oggi l’edificio è
stato sostituito ancora una volta con uno più moderno consacrato nel 1990.
Le escursioni
Per gli amanti del trekking e delle escursioni, Domegge di Cadore è praticamente il paese dei balocchi, dove l’unico ostacolo al divertimento è rappresentato solamente dall’imbarazzo della scelta. Tra queste è giusto citare quattro mete, che nonostante siano poco conosciute sul suolo nazionale, meritano davvero di essere visitate, ovvero il rifugio “Tita Barba”, il rifugio Chiggiato, il Monte Rite e la cascata “Ru de Assola”.
• Rifugio “Tita Barba”. Parcheggiando in località Antarigole, situata a 1100 metri di altezza, si segue il sentiero che rapidamente sale verso la Casera Vedorcia e si prosegue al rifugio “Tita Barba”, con un dislivello rispetto alla partenza di 700 metri. Il panorama sul Lago di Cadore è davvero imperdibile. Meta destinata ad escursionisti di medio livello, con un tempo di percorrenza di circa 5 ore tra andata e ritorno.
• Rifugio Chiggiato. Per raggiungere la meta, si parte dal centrale Bar Pineta prendendo ik sentiero 260 che rapidamente porterà al rifugio con due ore di cammino per poter ammirare la splendida balconata naturale con un panorama davvero mozzafiato. Il livello di difficoltà è simile al precedente, con circa 800 metri di dislivello.
• Monte Rite. Due sono i rifugi degni di nota sul Monte Rite, il Dolomites e il Messner Museum. Il panorama che si apre sulle Dolimiti è magico e da lasciare davvero senza fiato. Partendo dalla località “Quattro Tabià”, si dovrà percorrere un sentiero per circa 700 metri di dislivello, e i rifugi citati sono raggiungibili in circa due ore di cammino. Il livello di difficoltà in questo caso è medio-facile.
• Cascata “Ru de Assola”. Questa bellissima escursione porta ad una delle cascate più alte di tutto il gruppo delle Dolomiti. Partendo da Borca di Cadore alle spalle della parrocchia c’è un sentiero, in questo caso piuttosto facile da percorrere, il n.476. In circa due ore di cammino scarse, si ha la possibilità di ammirare questo spettacolo della natura. Per la discesa è possibile seguire il parallelo n.475.
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